Un libro di monsignor Bartoletti pubblicato anni fa, di cui scrivemmo una recensione su un giornale regionale. Lo riproponiamo per mantenere viva la memoria di questo grande uomo del nostro territorio.

AGOSTINIANI A SIGILLO

Si tratta di una ricerca storica ponderosa e minuziosa che ha richiesto anni di lavoro su archivi e fonti documentarie difficili da trovare, e che solamente la sagacia e perseveranza dell’autore ha permesso di realizzare.                                  E’ un esempio di storia minimalista, dove l’oggetto della ricerca è un convento agostiniano di un piccolo paese dell’Umbria: Sigillo.     Si raccontano le mura, gli arredi, gli uomini, le vicende storiche della chiesa di S. Agostino, che fu un tempo convento, e da cui uscì un generale dell’Ordine Agostiniano.       La chiesa oggi non ha nulla di straordinario che possa richiamare l’attenzione, e del suo passato non è rimasto molto nella memoria degli uomini.    Perché dunque questa ricerca e perché’è oggi noi la segnaliamo?     Per quel suo essere minimalista, e la storia degli uomini è fatta dalla somma di tante piccole storie, che spesso nessuno racconta, consentendo così che le vicende di pochi diventino “ La Storia. “    Per il rigore con cui è stata condotta la ricerca, che ne rende in alcuni tratti difficile la lettura e dei quali per altro si può fare grazia al lettore più frettoloso, per ammissione dello stesso autore.    Si tratta della parte più strettamente archivista e documentarista da specialisti della materia.     Soprattutto perché in quel vocabolario e in quella sintassi essenziale si avverte il sentimento dell’autore che, e a ben vedere, non è lo studioso asettico e distaccato, al contrario è chi dà sangue e sostanza a queste antiche scartoffie, rendendole vive e attuali.        Gli è che scrivere di chiese e conventi diventa un pretesto per raccontare la terra e il popolo che ha amato per tutta la vita, e di cui è stato parroco fino all’anno scorso. Uomo gentile, colto e raffinato, è stato il custode dei Penati, non si è mai mosso dal paese; ha salutato sul coppo della Madonnella i molti che partivano a cercare lavoro e fortuna per il vasto mondo, e li ha aspettati quando sono tornati feriti o trionfanti. Le stagioni sono trascorse veloci in questo paese disteso ai piedi della monte Cucco, tante cose sono cambiate, anche il parroco che non è più mons. Bartoletti.    Vaghe essenze come vapori girano nell’aria, sono i nostri sentimenti, fantasie e desideri, sono anche l’amore di un prete per la propria gente che questo libro racconta.