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18 articles in category Libri / Subscribe

            

    

 

 

Era uscito di casa in via dei Pastini che ancora non albeggiava in quel giorno d’ottobre che sapeva quasi di primavera.Prese per via delle Paste, da lì in piazza S.Ignazio e dopopochi passi si ritrovò in via del Corso . Lo percorse verso l’Altare della Patria, passò davanti la chiesa di S.Marcello.

Lui non frequentava le chiese, non le aveva mai frequentate.  Gli anni dell’adolescenza non avevano previsto per lui l’oratorio,ma i cantieri di lavoro del padre e dello zio Silvio. Di più, l’aria che si respirava in casa non era certo clericale. Il nonno Attilio era …

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Di lato al Tevere, una lunga via che costeggia il fiume. Dall’altro lato casupole sparse della Roma delle origini e poi in numero maggiore in quella della Repubblica. Via via case più alte, e all’inizio dell’Impero in prossimità del porto di Ripetta costruirono il Mausoleo di Augusto. Ancora più tardi in secoli vicini a noi la strada si urbanizzò sempre più e prese il nome di via della Scrofa a sud e via di Ripetta a Nord. Oggi termina nella confluenza con la via Flaminia all’altezza di piazza del Popolo.

Un tratto di via della Scrofa corre a ridosso delle …

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La dimensione etica della chirurgia

Pensieri in libertà tratti dalla lettura del libro “ Filosofia e Chirurgia” di Henrique Walter Pinotti

                                                      Ippocrate                                                                                                                  SPINOZA

 

 

 

 

 

 

 

Si tratta di imparare un mestiere difficile, per alcuni di condizioni modeste, sorregge anche la necessità di un lavoro: magari è capitato quello per caso.    Oppure, se scelto: il desiderio di affermazione sociale; la condizione agiata, quando non la ricchezza; il desiderio di far del bene agli altri; la tradizione familiare; un delirio di onnipotenza dell’avere tra le mani la vita altrui; la ricerca scientifica; qualcuna di queste, o tutte, o …

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Il libro raccoglie racconti, alcuni dei quali già presenti nel sito. Il più lungo di questi dà il titolo alla raccolta.

 

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ALCESTE

 

 

 

 

La stazione ferroviaria­­ sta in fondo ad un viale alberato su cui si affacciano ville liberty di inizio novecento.  Sono edifici importanti di fattura raffinata, si succedono l’una all’altro con regolarità, ognuno circondato da uno spazio verde, diventato nel corso dei decenni un piccolo parco. Ci vivono famiglie della borghesia cittadina.     Il viale collega la stazione ad un ampio spazio, un crocevia di strade che confluiscono su un asse principale, rettilineo, che dalla piazza centrale della città, conduce a Porta Romana per poi sorpassarla e dirigersi a S. Eraclio in direzione di Roma.     Sullo slargo si …

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Lo avrebbe mandato dal professor Stefanini, quel figlio inquieto, medico come lui, ma voglioso d’altro , qualcosa di più , di diverso, rispetto a quella condotta in mezzo ai monti dell’Umbria, alla quale il padre avrebbe voluto associarlo, per poi lasciargliela dopo il suo pensionamento.  Voleva qualcosa di più, era bello, volenteroso nello studio , in un’Italia che correva.     C’era frenesia e voglia di fare, in giro , di migliorare la condizione da cui si veniva, e lui che partiva già bene, sentiva il paese o la città di provincia come una prigione.  Sognava la grande città, le aule universitarie

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La strage di Nocera, una storia medioevale.

 

                  

 

 

 

Erano anni di relativa quiete, quelli a cavallo tra il XIV e il XV secolo, per quella zona dell’Umbria.     I tentativi dei secoli passati di predominio dell’Impero in Italia, da parte degli Ottoni e degli Svevi erano definitivamente naufragati.      A parte alcuni centri vicini alla Toscana, più coinvolti nella politica antipapale di Firenze, le principali città umbre erano dichiaratamente guelfe, e dopo le lotte del secolo XIII, anche Perugia e Foligno avevano stretto un’alleanza robusta.        In particolare da quando Andrea Fortebraccio, detto Braccio da Montone, condottiero, era diventato signore di Perugia e,

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MARCELLOPACI, Racconti, Ariccia (Rm), Aracne, 2019, 316, €15,00.        

 

Marcello Paci, chirurgo e scrittore,già presente con i suoi scritti nelle pagine di questa rivista, torna con questo volume, costituito da tre sezioni: «Racconti», «Graffiti», «Articoli». Da esse emergono gli aspetti di una personalità che attraversa diversi stadi della formazione fino alla maturità, stato in cui si fondono l’attitudine del narratore e del poeta, la professionalitàdel chirurgo e del giornalista, e da cui si dispiegano temi secondo paradigmi che includono la storia personale, il contesto professionale, geografico, culturale e sociale.

L’incipit del primo racconto, «Tornò a casa», indica il luogo

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C’E’ UN PASSATO CHE RECLAMA DI NON MORIRE, IMPONE UNA RIVISITAZIONE, E IN CIO’ LA MEMORIA TROVA NUTRIMENTO E FORZA. L’AUTORE NE RIPERCORRE LUOGHI E MOMENTI E LA NARRAZIONE, NELLA PARTE DENOMINATA “GRAFFITI” PRENDE IL RITMO E LE CADENZE DI UNA CONFESSIONE, QUASI TIMOROSA, DI EMOZIONI E SENTIMENTI. NELL’ULTIMA PARTE L’AUTORE PROPONE ALCUNE RIFLESSIONI SUL SUO ESSERE MEDICO-CHIRURGO E GIORNALISTA PUBBLICISTA

 

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21 luglio 1972

 

Si alzò la mattina verso le sette, non diversamente dagli altri giorni, nella camera numero settantadue della casa dello studente, ultimo piano dell’edificio di via Faina.                                                                                                                                                                                                                                                              La camera era nel primo di una serie di quattro palazzi posti in fila, lungo la strada che sale  verso Porta S.Angelo.    Un po’ collegio povero da seminaristi , un po’ casoni staliniani delle periferie nelle città comuniste.   Essenziale , lunghi corridoi e scale, camere  come cellette monastiche,  un bagno per tutti all’estremità del corridoio.     Uno per piano e i piani erano quattro.   Colori severi e anonimi alle pareti , non …

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